Lo yoga mira alla consapevolezza dell’unità tra corpo, mente e spirito. È il metodo per trovare il proprio posto negli infiniti mondi possibili e può avere infinite declinazioni, assumendo le più svariate forme e avvalendosi di diverse tecniche. Ogni yoga è ricerca personale e tutti possono farlo nell’ascolto e nella ricerca di sé. A prescindere dalle molte interpretazioni, l'unico modo per capire e scoprire realmente cosa può essere lo yoga, secondo noi, è praticarlo con costanza, giorno dopo giorno e lasciare che poco alla volta il corpo e la mente scoprano nuove dimensioni nello spazio di questa pratica.
Un corso di yoga pensato per offrirti solide basi su cui radicare o ricostruire la tua pratica. Seguito attentamente avrai la possibilità di imparare e far sedimentare le tue esperienze in un ambiente accogliente e sicuro, pensato per metterti sempre a tuo agio, senza competitività e inutili giudizi. Il primo passo necessario della pratica yoga è rappresentato dagli asana, le posizioni, e quindi da un puro lavoro sul corpo, per questo è importante partire col piede giusto. Un percorso perfetto per i principianti e per chi si sente tale pur non essendolo, ma desidera approfondire la sua consapevolezza sulle tecniche cardine del movimento e dello yoga moderno.
Il vinyasa è una pratica energica, che migliora la forza, la resistenza, la flessibilità e l’equilibrio. Vinyasa significa semplicemente “movimento”, ma sempre più spesso questo termine è usato per indicare un tipo di pratica fluida, in cui a ogni fase respiratoria corrisponde un movimento. Simile a una coreografia, la pratica si va a comporre, proprio come un brano musicale, di diversi ritmi e qualità, mescolando posizioni, respiro, bandha e mudra (posizioni delle mani), in un continuo senza interruzioni. Si tratta di una pratica che prevede un buon livello di consapevolezza del proprio corpo da parte del praticante, ma si può adattare anche ai principianti attraverso diverse varianti.
Mente e corpo sono biunivocamente correlati: la mente per alleggerirsi da pensieri e tensioni, per “creare spazio” al suo interno, “scarica” nel corpo questi pesi, li somatizza; il corpo, a sua volta, se non trova il modo di liberarsi da queste scorie finisce con alterare le funzioni dei sistemi fisiologici che lo compongono (rigidità muscolari, contrazioni, fibrosi, disturbi a livello neurovegetativo, e così via). Con questa pratica yoga si inizia dalla mente per arrivare al corpo, trovando di volta in volta la sequenza di asana più idonea liberare la mente, facendo emergere dal profondo gli aspetti di auto guarigione che già sono presenti in noi, ma che non riusciamo a contattare. È una pratica che rende i nostri passi più sicuri sui sentieri della psiche, così come del nostro mondo quotidiano.
In media, con un'inalazione normale incameriamo circa 500 cm cubi di aria, mentre con un'inalazione più profonda e attenta l'assorbimento d’aria è di circa sei volte superiore, arrivando intorno ai 3000 cm cubi. Imparare a respirare ci aiuta a rilassarci, sciogliere blocchi muscolari cronici, migliorare l'asma, le riniti, le sinusiti, i malanni invernali alle vie respiratorie alte e anche a dormire più profondamente e, in generale, ad avere più energia e a sentirci meglio.
Il respiro consapevole è uno degli otto gradini dello yoga, lo studio delle tecniche di controllo della respirazione è una delle chiavi d’accesso allo studio del corpo sottile. L’ascolto del respiro è la via per il rilassamento del corpo e della mente: nell’armonia del prana riposano la nostra salute e la nostra felicità.
Non sono necessarie esperienze pregresse, solo la voglia di mettersi in gioco e di cambiare i propri schemi fisici e mentali.
Un corso per fare esperienza in prima persona delle linee strutturali che percorrono il nostro corpo, per scoprire come muoverci in armonia con la nostra forza mantenendo il corpo rilassato e in salute.
Sotto la supervisione della dott.ssa Pecchiai (medico chirurgo, osteopata e insegnante di yoga) verranno organizzati dei piccoli gruppi di pratica mirati alla cura di determinate patologie muscolo-scletriche. Il ritmo e l’andamento della lezione saranno determinati dagli obiettivi che i partecipanti vorranno raggiungere.
La gravidanza è un periodo unico e “straordinario”, non per chissà quale retorica ma proprio perché esula da quella che è la nostra esperienza ordinaria di corpi e menti. Di solito è narrata come un periodo magico, e se è vero che per alcune donne può esserlo, spesso – forse molto più spesso – si rivela anche un momento di crisi, di turbamento degli equilibri conosciuti, che porta con sé luce ma anche tante ombre. Lo yoga, anche in questo caso, adattandosi alla particolarità della situazione, si può rivelare uno strumento importante per abitare il nostro corpo e accordare pensieri, bisogni ed emozioni, partendo dal respiro, da movimenti lenti e morbidi e dalla percezione di nuovi stati fisici e cognitivi significativi per la nostra storia personale.
Con dolcezza ci prenderemo un momento per rallentare i nostri ritmi e fare spazio alle nostre sensazioni e alla nostra salute. Lavoreremo sull’ascolto profondo del respiro, tecniche di concentrazione, posizioni ed esercizi specifici per rendere il corpo – e in particolare il pavimento pelvico – elastico, saldo e forte. Per vivere a pieno questo viaggio ricco di trasformazioni, prevenendo e attenuando i possibili fastidi che può portarsi con sé. La pratica – specifica per la gravidanza – verrà adattata sui vari trimestri e su ciascuna praticante. Si consiglia di frequentare il corso dall’inizio del quarto mese in poi. Non è necessario aver già praticato yoga in precedenza.
Su richiesta c'è la possibilità di fare presso Deha Yoga trattamenti ayurvecidici specifici per la gravidanza e il postparto, per alleviare tutti quei problemi che possono insorgere nel corso delle settimane, elasticizzare e mantenere attiva la muscolatura e dedicarti un momento di cura e relax; e trattamenti osteopatici, anche postparto, neonatali e per la prima infanzia.
La nostra mente è abile nel seguirei i flussi degli eventi che i sensi le propongono e a costruire una nostra percezione dell’esperienza del mondo. I nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni sono frutto dell’incontro tra questa nostra facoltà percettiva e l’esterno. Il mondo si specchia in noi e noi nel mondo e in questo infinito processo ci sembra di esserne parte, ma allo stesso tempo di essere anche qualcos’altro, un’entità separata e in parte dotata di limiti e confini ben definiti, dotati di un nostro universo interiore e inaccessibile.
Laddove l’interno e l’esterno smettono di seguire lo stesso senso, lo stesso ritmo, lo stesso tempo, l’attrito che si genera ci fa soffrire e sentire a disagio. Più accade, più agiamo con forza, cercando di controllare lo scorrere incessante e inarrestabile del mondo e dirigerlo secondo la nostra volontà, spesso senza successo.
La pratica risale a ritroso questo processo cominciando ad allenare la mente all’osservazione del nostro mondo interiore, per iniziare ad averne una geografia più nitida e, all’occorrenza, per poterne osservare i riflessi con maggior consapevolezza. Rivolgere la nostra attenzione in senso opposto a quello a cui siamo abituati ci regala maggior stabilità e una nuova energia. Si tratta del primo passo per imparare a controllare le fluttuazioni del nostro intelletto e ad andare a colmare la distanza tra noi e gli altri.